Premio Internazionale Artiglio, VII Edizione, 25 maggio 2013, sintesi filmata

Sitesi filmata della giornata dedicata al Premio Internazionale Artiglio, VII edizione, tenuta il 25 Maggio 2013 presso il Museo della Marineria di Viareggio. Qui il programma della giornata con nomi e riferimenti delle menzioni d’onore. Filmato a cura di Vittorio De Plano.

Il Tirreno parla del Premio Internazionale Artiglio

L' Artiglio a Cherbourg nel 1932

L’ Artiglio a Cherbourg nel 1932

Qui sotto il link per scaricare il lungo articolo di Boris Giannaccini sul Premio Internazionale Artiglio, con dettagli sul ritrovamento del relitto della Corazzata Roma da parte di Guido Gay, l’ingegnere e ricercatore che si occupa di tecnologie e macchinari per le ricerche subacquee. Nell’articolo si parla anche del ritrovamento del Transylvania, nave passeggeri trasformata dalla marina inglese in incrociatore ausiliario, affondato nel 1940.

Nella pagina del Tirreno anche un riepilogo della storia del premio con la rievocazione delle gesta della mitica nave recuperi Artiglio, equipaggiata da numerosi palombari viareggini formati alla scuola militare del Varignano (La Spezia), odierna sede degli Incursori della Marina Militare.

Per scaricare o visualizzare clicca qui: Tirreno Premio Artiglio Guido Gay 25 maggio 2013

Sabato 25 maggio a Viareggio, deposizione di una corona di alloro al Monumento ANMI

 distintivo di categoria di marinaio per il personale di truppa della Regia Marina, 1882

Distintivo di categoria di Marinaio per il personale di truppa della Regia Marina, 1882

Una corona di alloro della Fondazione Artiglio Europa al monumento dell’A.N.M.I.

La manifestazione per la VII edizione del Premio Internazionale Artiglio, inizierà alle ore 9.00 del 25 maggio 2013, con la deposizione di una corona d’alloro al monumento dell’A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) in piazza Palombari dell’Artiglio a Viareggio.
La corona è in ricordo in ricordo di tutti i marinai italiani caduti nella guerra sul mare, ed in particolare per la tragedia della Corazzata Roma dove perì, fra gli altri, il comandante dell’unità da battaglia, Capitano di Vascello Adone Del Cima, viareggino (Torre del Lago 7.6.1898 – Golfo dell’Asinara 9.9.1943).
Alla cerimonia assisteranno le associazioni combattentistiche e d’arma, con fanfara dell’Accademia Navale di Livorno ed i saluti militari di rito. Fra gli altri sarà presente il labaro della Fondazione Artiglio Europa, che ha voluto questa sentita manifestazione, prima di passare al Museo della Marineria con il programma per la consegna del Premio Internazionale Artiglio all’Ingegner Guido Gay, scopritore del relitto della Corazzata Roma nel Golfo dell’Asinara il 17 giugno 2012.

Il modello della Corazzata Roma al Museo della Marineria di Viareggio, 25 maggio 2013

La Corazzata Roma alla fonda. La nave era lunga 240 metri con un dislocamento di 44.000 tonnellate. Disponeva di 37 cannoni e 34 mitragliere. La corazza andava da 150 a 350 mm di spessore.

In occasione della VII edizione del Premio Internazionale Artiglio sarà visibile un modello in scala 1:100 della corazzata Roma, con la ricostruzione delle zone colpite dalle bombe tedesche.

Il bellissimo modello, della lunghezza di metri 2.40, è opera del modellista livornese Pierluigi Zoi, gentilmente concessoci per la manifestazione viareggina dall’Accademia Navale di Livorno.

La Corazzata Roma era la più grande nave da battaglia della Marina Militare, affondata da aerei tedeschi il 9 settembre 1943, il giorno successivo all’Armistizio, nelle acque a nord della Sardegna. La Roma guidava una grande flotta di navi da guerra partite dalla Spezia e da Genova e dirette verso La Maddalena. Ma uno stormo di bombardieri tedeschi Dornier 217K, partiti da Istrés presso Marsiglia, intercettò la flotta. Due bombe razzo radioguidate Ruhrstahl SD 1400 ne decretarono l’affondamento.

Sul modello in scala della Corazzata Roma si possono vedere come erano le zone colpite. La prima bomba colpì le torri antiaeree da 90 mm e aprì una falla. La seconda bomba, otto minuti dopo, centrò la nave verso prua facendo esplodere i depositi delle munizioni. La torre trinata n.2 con cannoni da 381 mm saltò in aria. La torre corazzata di comando fu deformata e piegata dal calore e venne proiettata in mare come il tappo di una bottiglia di Champagne. Un mitragliere si ritrovò, miracolosamente illeso, sbalzato in mare a 500 metri dalla nave e fu salvato.

Qui il programma della VII Edizione del Premio Internazionale Artiglio.

Qui un filmato di un analogo modello della Corazzata Roma, in versione integra, prima dei danni inflitti dalle bombe.

Qui la testimonianza dell’ammiraglio Florindo Cerri, viareggino, imbarcato come Aspirante Sottotenente sull‘incrociatore leggero Attilio Regolo, di scorta alla Corazzata Roma e testimone oculare dell’affondamento.

“Gli ultimi istanti della Corazzata Roma”, prof. Marco Gemignani

Approntamento finale della Corazzata Roma nei cantieri di Monfalcone (estate 1942)

Approntamento finale della Corazzata Roma nei cantieri di Monfalcone (estate 1942)

Sabato 25 maggio 2013 al Museo della Marineria “Alberto Gianni” a Viareggio lo storico Prof. Marco Gemignani docente all’Accademia Navale di Livorno parlerà degli ultimi istanti della tragedia della Corazzata Roma

Nel corso della VII Edizione del Premio Internazionale Artiglio verrà ricordata la tragedia che il 9 settembre 1943 distrusse la Corazzata Roma con la perdita di 1393 fra Ufficiali, Sottufficiali e Marinai italiani.

Il compito di ricordare quei drammatici momenti, su incarico della Marina Militare, è del professor Marco Gemignani, docente di storia navale all’Accademia Navale di Livorno, rievocando gli attimi che precedettero l’affondamento della grande nave da battaglia e le confuse indicazioni di Supermarina: prima rotta La Spezia-La Maddalena, passando ad ovest della Corsica, poi in prossimità dell’Isola della Maddalena occupata dai tedeschi, contrordine, inversione di navigazione verso il Porto di Bona, passando ad ovest della Sardegna. Infine, l’arrivo di una squadriglia di bimotori Dornier 217K, partiti da Istres presso Marsiglia, in quota oltre i 5 mila metri.

La Corazzata Roma fu colpita da due bombe razzo radioguidate Ruhrstahl SD 1400, che provocarono il suo affondamento nel giro di pochi minuti, uccidendo all’istante il Comandante della nave, il torrelaghese Capitano di vascello Adone Del Cima, il Comandante delle forze navali da battaglia della Regia Marina, l’Ammiraglio di squadra Carlo Bergamini, che sulla Roma aveva issato le sue insegne. Molti cadaveri, ridotti a tizzoni neri, tanto da rendere difficoltoso il loro riconoscimento. Altri morti, stranamente con piccole ferite, furono ritrovati sulle coste vicine completamente dissanguati per il tempo rimasti in acqua.

Qui il programma della VII Edizione del Premio Internazionale Artiglio, 25 maggio 2013 Viareggio.

Il Sindaco dell’Isola del Giglio a Viareggio per ricevere un attestato di benemerenza dalla Fondazione Artiglio Europa

Relitto della Costa Concordia davanti al porto dell'Isola del Giglio, aprile 2013

Relitto della Costa Concordia davanti al porto dell’Isola del Giglio, aprile 2013 (Giglio News)

Naufragio della Costa Concordia: il Sindaco dell’Isola del Giglio a Viareggio per ricevere un attestato di benemerenza dalla Fondazione Artiglio Europa, 25 maggio 2013

In memoria del naufragio della nave da crociera Costa Concordia, la Fondazione Artiglio Europa ha voluto conferire un Attestato di benemerenza alla Popolazione dell’Isola del Giglio con la seguente motivazione: “Per essersi prodigata con umanità e grande spirito di solidarietà, salvando nella notte del 13 gennaio 2012, oltre quattromila naufraghi della Costa Concordia e limitando fortemente il bilancio delle vittime”.

Il Sindaco del Comune di Isola del Giglio, Sergio Ortelli, ritirerà personalmente l’Attestato “che rappresenta per noi tutti un motivo di orgoglio e di condivisione di quel senso di responsabilità che è alla base di un’azione di protezione civile che è partita dal basso e si è estesa in modo naturale a tutti i livelli”.

Nel corso della manifestazione verranno anche assegnati il Premio Artiglio all’Ing. Guido Gay, e i Riconoscimenti per gli interventi Istituzionali nelle operazioni relative al naufragio della Costa Concordia, a Comsubin – Comando Subacquei ed Incursori; Capitanerie di Porto – Guardia Costiera; Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, “Per il generoso impegno e la professionalità dimostrati in occasione del naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012”.

Qui il programma del Premio Internazionale Artiglio, 25 maggio 2013, Viareggio.

Premio Internazionale Artiglio, riconoscimenti per gli interventi sul naufragio della nave Costa Concordia

La nave da Crociera Costa Concordia vista dallo spazio (National Geographic)

La nave da Crociera Costa Concordia vista dallo spazio (National Geographic)

Nell’ambito della VII edizione del Premio Internazionale Artiglio, verranno consegnati Riconoscimenti alle seguenti Istituzioni per gli interventi sulle operazioni relative al naufragio della Costa Concordia.

Nel pomeriggio, ore 17 del 25 maggio 2013 parleranno delle fasi concitate dei primi interventi sul naufragio della Costa Concordia i seguenti relatori:

La motivazione del riconoscimento della Fondazione Artiglio Europa è, per tutti:

“Per il generoso impegno e la professionalità dimostrati in occasione del naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012”.

Qui informazioni sul progetto esecutivo di rimozione del relitto della nave da crociera Costa Concordia.

Qui il programma della premiazione, sabato 25 maggio 2013 a Viareggio. Un attestato verrà dato anche alla Popolazione dell’Isola del Giglio, per il suo coraggio e la sua generosità.

Il Daedalus a Viareggio per il Premio Internazionale Artiglio

Il catamarano per ricerche oceanografiche Dedalus

Il catamarano per ricerche oceanografiche Daedalus. Il 25 maggio 2013 sarà a Viareggio

Il Daedalus, l’imbarcazione per ricerche sottomarine a Viareggio in occasione del  Premio Internazionale Artiglio

In occasione della VII edizione del Premio Internazionale Artiglio sarà presente a Viareggio il famoso catamarano Daedalus, con cui è stato ritrovato il relitto della corazzata Roma nel canyon sottomarino di Castelsardo a 16 miglia dalla costa sarda, alla profondità di mille metri.

L’imbarcazione, progettata dall’ingegner Guido Gay, ha le dimensioni di m.21 per 9. È la barca a bordo della quale  Gay vive la sua vita quando non abita sulla terra ferma a Lugano. Con questa imbarcazione, Gay sperimenta i prototipi di tutte le sue invenzioni relative alla ricerca sottomarina, prima che passino alla fase realizzativa nella sua Azienda, la Gaymarine di Lomazzo.

Il 25 maggio 2013 Daedalus sarà ancorato in Darsena a Viareggio, davanti alla Capitaneria di Porto in Piazza Palombari dell’Artiglio.

Guido Gay, vincitore della VII Edizione del Premio Internazionale Artiglio

Guido Gay con il robot sottomarino a controllo remoto "Pluto Palla"

Guido Gay con il R.O.V. robot sottomarino a controllo remoto “Pluto Palla”

Chi è Guido Gay, il vincitore della VII Edizione del Premio Internazionale Artiglio sul tema: Tecnologie avanzate per l’esplorazione sottomarina.

Guido Gay ha 74 anni, si è laureato in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Milano nel 1964. Di origine piemontese ha la doppia nazionalità: italiana e svizzera. Ha fondato la Gaymarine a Lomazzo (Co), società che si occupa di sviluppare nuove tecnologie sottomarine. Nel 1977 nacque Filippo, un piccolo R.O.V. (remotely operated underwater vehicle, sottomarino a comando remoto) dalle caratteristiche innovative. Poi iniziò a produrre dei robot subacquei (serie Pluto) con cui ricercare relitti nei fondali marini: a tutt’oggi Gay ha ritrovato ben due relitti moderni e 14 antichi.

Nel 1979 iniziò la caccia al relitto della Corazzata Roma. Questa nave, ammiraglia della nostra flotta, fu affondata il 9 settembre 1943 da bombe radioguidate sganciate da aerei tedeschi all’altezza del faro dell’Asinara in Sardegna. Nella tragedia persero la vita 1352 marinai italiani. Fra i morti, il comandante della nave, il viareggino capitano di vascello Adone Del Cima e l’ammiraglio Carlo Bergamini, comandante delle forze navali da battaglia della Regia Marina., che sulla Roma aveva issato le sue insegne.

Da quella data sono cominciate le ricerche di questo relitto. Numerose grandi imprese di recuperi di livello internazionale hanno tentato di individuarlo senza alcun risultato. Solo il 17 giugno 2012, il robot Pluto Palla di Guido Gay, riesce a fotografare, senza possibilità di dubbio, una parte del relitto della Roma.

Quando ho cominciato la caccia – dice Guido Gay – non avevo le strumentazioni attuali e alla fine ho dovuto fermarmi. Ho ripreso con nuove attrezzature. Ho setacciato il canyon di Castelsardo: il sonar aveva avuto contatti sospetti. Dovevo capire se erano solo rocce o qualcosa di più. Così sono tornato con il robot.
Sono sceso a oltre mille metri. Ho visto la torretta con i cannoni, il pezzo di ponte affiorare dalla fanghiglia del fondale. Sì, ce l’avevo fatta!

Due settimane dopo il ritrovamento, il 3 luglio 2012, in una conferenza stampa, la Marina Militare conferma che le foto mostrate da Gay si riferiscono al relitto della Roma, chiudendo così definitivamente questa caccia, iniziata ben 69 anni prima.

La Corazzata Roma, nave da battaglia lunga 240 metri per 44.000 tonnellate di dislocamento

La Corazzata Roma, nave da battaglia lunga 240 metri per 44.000 tonnellate di dislocamento, affondata il 9 settembre 1943 al largo della Sardegna

Clicca qui per il programma della VII Edizione del Premio Internazionale Artiglio, 25 maggio 2013.

Clicca qui per il programma del  XIII Convegno Nazionale “Historical Diving Society Italia”, 25 maggio.

Mostra commemorativa del Balipedio di Viareggio e donazione dei reperti al Museo della Marineria “Alberto Gianni”

Una caserma abbandonata, all’interno del Parco di San Rossore.

Il Balipedio è un’area di territorio usata dalle forze armate per sperimentazioni ed esercitazioni balistiche e di artiglieria. Dai tempi dell’Unità d’Italia fino alla II Guerra Mondiale uno dei più importanti balipedi italiani fu quello di Viareggio, situato dalla Marina Militare nell’area del parco naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, sita tra Viareggio, Torre del Lago Puccini e la foce del fiume Serchio, in un’area che vede ambiente marino, boschivo, paludoso e lacustre. Cannoni, mortai e altri ordigni furono oggetto di sperimentazione da parte della Marina Militare dal 1868 fino al 1944. All’interno del parco naturale si possono ancor oggi vedere resti di casematte e installazioni militari.

È stata realizzata una mostra-ricordo della presenza a Viareggio della Marina Militare e del suo Balipedio “Gregorio Ronca”. La Cerimonia di donazione dei reperti al Museo della Marineria è inserita nel programma della VII Edizione del Premio Internazionale Artiglio di sabato 25 maggio 2013 , che si terrà al Museo della Marineria “Alberto Gianni” di Viareggio.

L’iniziativa è stata realizzata grazie alle Autorità Militari che hanno consentito l’uso dei reperti più significativi, con il patrocinio del Rotary Club Viareggio Versilia, dell’ANMI (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) di Viareggio e l’amichevole aiuto di tre aziende versiliesi:

Per informazioni sul Parco Naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, clicca qui.

Per indirizzo e orari del Museo della Marineria “Alberto Gianni” di Viareggio, clicca qui.

Per il programma della VII Edizione del Premio Internazionale Artiglio di sabato 25 maggio 2013 clicca qui.